ERCOLE E LE STALLE DI AUGIA

ERCOLE E LE STALLE DI AUGIA

ERCOLE E LE STALLE DI AUGIA

by
29 29 people viewed this event.

10/11 dicembre
Teatro dell’Elce
ERCOLE E LE STALLE DI AUGIA
di Friedrich Dürrenmatt
adattamento e regia Marco Di Costanzo
con Stefano Parigi
in collaborazione con Dipartimento di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio di Musica di

Un eroe pieno di debiti e in crisi di motivazione per il suo mestiere.
Il suo segretario, maltrattato e mal pagato, costretto a pubblicarne le imprese mitiche su riviste da parrucchiere per sbarcare il lunario.
La sua compagna, tanto leggiadra e raffinata quanto ignara della drammatica situazione finanziaria.
Un paese lontano ricoperto di letame e il suo parlamento, che offre un lauto onorario a chi saprà ripulirlo.
Ercole e le Stalle di Augia pone a confronto gli alti ideali con la quotidianità gretta,
l’eroismo con i debiti, la poesia con la propaganda, l’anelito a spiccare il volo con l’inerzia, dell’immenso, pesante, inamovibile strato di letame.
Un gioco teatrale esplosivo e immaginifico, un passaggio fulmineo e ininterrotto tra azione e narrazione, un universo di personaggi e situazioni che, evocate nello spazio vuoto, danno vita a un concerto visivo per attore e ombrello.

Attraverso un’ironia dissacrante ed esasperata, Ercole e le stalle di Augia trova nella parodia di una vicenda mitologica l’occasione per riflettere e ironizzare sulla ineluttabile disfatta del mondo contemporaneo. L’analisi delle contraddizioni e dei conflitti sociali si esprime in una chiave farsesca e grottesca di tragica spietatezza, che tende a dilatarsi alla condizione esistenziale dell’intera umanità: una condizione segnata dal caso e oppressa dal Male, in cui ogni gesto e tentativo di ribellione è destinato al fallimento.
Da un lato il testo, scritto in origine per la radio, riflette in modo mirabile il disorientamento e la sfiducia nelle sorti del nostro tempo, dall’altro il linguaggio scenico adottato dialetticamente da Marco Di Costanzo scommette senza riserve sull’elemento umano: l’attore. Un solo attore, nello spazio vuoto, lotta eroicamente con un dramma che si sposta senza soluzione di continuità da Tebe a Elis, da rupi deserte a un’aula di parlamento, con dialoghi, dibattiti politici, un circo, scene di massa e peripezie avventurose.
Lo spettacolo porta alle estreme conseguenze l’uso polisemico di pochi, semplici oggetti e di una geometria allusiva, che consente di trasformare lo spazio grazie alla complicità dell’immaginazione dello spettatore.

To register for this event email your details to tanyriccardo95@gmail.com

Register using webmail: Gmail / AOL / Yahoo / Outlook

 

Date And Time

2023-12-10 to
2023-12-11

Share With Friends